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Mercoledì 10 Dicembre 2025
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Aligrup in piazza per il posto di lavoro

Rischio fallimento. In 200 hanno manifestato in piazza Archimede. Proteste analoghe in altre città siciliane

Siracusa, 19/10/2012

In sciopero i lavoratori dell`Aligroup, perché è a rischio il posto di lavoro per 200 dipendenti nel siracusano e 1600 in tutta la Regione. I sindacati da giorni hanno lanciato l`allarme: «sta per crollare la realtà della distribuzione organizzata», hanno denunciato i rappresentanti di Cgil, Csl e Uil.

Ieri mattina la manifestazione è partita da largo XXV Luglio ed è arrivata, dopo circa un`ora, in piazza Archimede, fermandosi davanti al palazzo della Prefettura. Centinaia i dipendenti della Aligroup. Lo sciopero è stato indetto dalle componenti regionali dei tre sindacati, ed è stato effettuato contemporaneamente in altre città della Sicilia. «Intendiamo sensibilizzare l`opinione pubblica e gli enti - ha detto Anna Floridia, segretario Uiltucs - sul fatto che 200 dipendenti non conoscono ancora il loro futuro. Le trattative di cessione dei punti vendita non si sono ancora concretizzate, nonostante la prossima scadenza del 5 novembre, data in cui il tribunale di Catania dovrà pronunciarsi in merito a un piano di ristrutturazione del debito che ammonta a 150 milioni di euro». I sindacalisti hanno fatto presente che anche l`intero indotto soffrirà delle future decisioni.

«Si tratta di altri 400 dipendenti nell`indotto che s`aggiungono ai 2000 dipendenti Aligrup nella Regione - ha sottolineato Stefano Gugliotta, Filcam Cgil - l`Aligroup sta pensando di ritirarsi con un fallimento dell`azienda che metterebbe in ginocchio diverse centinaia di famiglie. I lavoratori non si arrendono e lotteranno contro la chiusura dei punti vendita».

Alla manifestazione ha partecipato anche una delegazione di Confcommercio. «Siamo in apprensione per il futuro dei dipendenti dell`Aligroup - ha affermato Sandro Romano, presidente di Confcommercio - sosteniamo l`idea di un tavolo tecnico per trovare delle soluzioni efficaci. Non comprendo il silenzio della politica che, per altri casi, si è spesa come ad esempio per i lavoratori della Fiat o della Wind Jet». Durante il corteo un lavoratore è stato colto da malore. «E` la fine - ha detto Carmelo Nicolosi - se perdo il lavoro non so che farò».

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